Cento, 17 Settembre 2013 AL MINISTRO DELL’ ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Maria Chiara Carrozza AI SOTTOSEGRETARI ALL'ISTRUZIONE, Gianluca Galletti Marco Rossi Doria Gabriele Toccafondi AL CAPO DIPARTIMENTO PER L’ ISTRUZIONE Luciano Chiappetta AL CAPO DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Sabrina Bono AL CAPO DIPARTIMENTO PER L’ UNIVERSITA’, L’ ALTA FORMAZIONE ARTISTICA Marco Mancini AL MINISTRO DEI BENI DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO Massimo Bray AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Enrico Letta AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA Giancarlo Galan AL PRESIDENTE COMMISSIONE ISTRUZIONE E BENI CULTURALI DEL SENATO Andrea Marcucci AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Giorgio Napolitano ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI AL COORDINAMENTO NAZIONALE FORMAZIONE ARTISTICA MUSICALE E COREUTICA CNAFAM Domenico Picciché Oggetto: Artem Docere Associazione Nazionale Docenti Disegno e Storia dell’ arte; Il diritto all’ educazione all’ arte dei cittadini Italiani, per la comprensione, tutela del Patrimonio; per lo sviluppo economico del Paese; ripristinare nella scuola secondaria di II grado insegnamenti fondamentali alla costruzione della consapevolezza di appartenenza storico- culturale-artistica; emergenza docenti precari. All’ attenzione di tutti i soggetti in indirizzo .... .... E’ innegabile che ogni società, i cui organi amministrativi abbiano una “visione” in termini di offerta formativa e sviluppo economico, debba saper valorizzare l’ importante ruolo svolto dal patrimonio artistico. Numerosi i documenti e le lettere inviati nei mesi e negli anni scorsi, ai quali facciamo riferimento, inviati da parte nostra, ai soggetti deputati alla cura e al governo del più importante e cruciale strumento amministrativo e di crescita del Paese: Il Ministero dell’ Istruzione. ... ... STUDENTI DEI BIENNI DEI LICEI CLASSICI, SCIENZE UMANE, LINGUISTICI ... ... Avere cancellato o ridotto drasticamente lo studio della Storia dell’ arte, il cui quadro orario nella scuola secondaria era già al limite prima della riforma, al “minimo utile” per lo svolgimento di percorsi educativi significativi, implica oggi l’ insuccesso didattico in tutti gli ambiti di studio dove il “taglio” ha insensatamente agito, con conseguenti gravi limitazioni all’ orientamento per la scelta degli studi successivi e per le scelte future lavorative dei giovani. Insuccesso che vede oggi i cittadini italiani “condannati” ad essere specchio dei soli vuoti rituali del turismo di massa, sempre più diffusi; e i musei condannati allo “svuotamento”. L’arte è una risorsa intellettiva, culturale, etica, anche econo¬mica. Va sostenuta, incentivata, valorizzata: nel nostro paese costituisce un fattore di crescita economica vitale, il cui potenziale sviluppo è però trascurato e ancora atteso. .... DOCENTI CLASSI DI CONCORSO A025 DISEGNO E STORIA DELL’ ARTE; A061 STORIA DELL’ ARTE I provvedimenti della riforma della scuola secondaria di II grado hanno di fatto declassato la qualità dell’ insegnamento offerto ai cittadini italiani , hanno inoltre inferto gravi conseguenze alla prosecuzione della vita lavorativa e professionale dei docenti precari che da dieci, quindici, vent’ anni … hanno lavorato al servizio del MIUR nelle classi di concorso A025 Disegno e Storia dell’ arte e A061 Storia dell’ arte, e oggi esclusi dalla possibilità di accedere a un incarico in tutte le graduatorie provinciali della nazione! Carmine Cerbera, docente precario, nel novembre del 2012 si è tolto la vita perché escluso dall’ insegnamento. Non dobbiamo dimenticarlo! Una tragedia, il suicidio, che interessa la sfera più inquieta, fragile e dolente della nostra umanità. Questo caso è significativo dell’ infinito dolore causato da un terrore improvviso, la mancanza del lavoro, inaccettabile perché sempre violenta, aggravato dalla perdita di amore e di orgoglio per la “disciplina” irrazionalmente decaduta e ridotta ai margini della scuola per volere di scelte “semplicisticamente” indirizzate al “risparmio”. La forte restrizione di opportunità di insegnamento, imposta dalla riforma, che grava sulle discipline dell’ ambito artistico e le sue classi di concorso, costituisce lesione dei diritti di chi ha lavorato e investito anni e anni nel proprio lavoro di docente, in termini di impegno, sacrifici e professionalità, oggi senza più opportunità lavorativa. Tutte le classi di concorso dell’ ambito artistico hanno subìto la grave perdita di cattedre in seguito ai tagli operati dalla riforma e alla soppressione degli Istituti d’ arte: devono essere individuate soluzioni utili al reinvestimento della professionalità, così per i docenti costretti all’ esubero, al pari i docenti precari. Si tenga presente che, il forte esubero dei docenti di ruolo delle discipline artistiche, adattatisi ad essere utilizzati in spezzoni orari, è ovviato dalla garanzia, laddove possibile, del reimpiego in altre classi di concorso, per possesso dell’ abilitazione specifica, ma anche del solo titolo di studio di accesso all’ abilitazione. “Precari” sono i docenti che hanno lavorato accettando la condizione contrattuale più “debole” in termini di diritti, ma investendo la stessa professionalità dei docenti di ruolo. E' importante intraprendere tutte le strade opportune ed eque per il "reinvestimento" dei docenti precari abilitati: nell’ emergenza, chiediamo al MIUR di trovare soluzioni compensative immediate, tali che il punteggio cumulato nella scuola secondaria di II grado possa essere reinvestito nella scuola di I grado, come soluzione comune e parzialmente compensativa ai danni materiali e morali che la cancellazione di oltre il 60%- 70% delle cattedre!!!! nella scuola secondaria di II grado ha inflitto ai docenti precari, senza colpa, che operano nell’ ambito dell’ educazione e della formazione all’ arte. Chiediamo che sia posto rimedio alla grave e inaccettabile lacuna imposta alle attuali e future generazioni di studenti e di cittadini italiani, affinché si dia inizio a un nuovo percorso costruttivo volto a: 1) ripristinare l’ insegnamento del Disegno unito a Storia dell’ arte nei Licei Scienze Umane, e nei Licei Linguistici, secondo il “pregresso normativo” alla riforma. Per lo sviluppo della progettualità-creatività quale grande risorsa e abilità della persona; per le opportunità cognitive e culturali offerte dall’insegnamento del Disegno che, unito allo studio della Storia dell’arte, è approfondimento attorno alla dimensione progettuale dell’ opera e contributo essenziale per il delinearsi del "pensiero grafico”, capacità di "vedere", di interrogarsi sulle forme del reale e dell’ arte in un confronto ricco di relazioni; e per la formazione dei futuri docenti; 2) ripristinare il monte ore di studio di Disegno e Storia dell’ arte nel Liceo Sportivo per tutta la durata del quinquennio; 3) ripristinare il monte ore di studio di Storia dell’ arte nei bienni dei Licei Classici e Linguistici, secondo quanto preesistente alla riforma e per tutta la durata del quinquennio; 4) ripristinare lo studio di Storia dell’ arte per la durata di tutto il quinquennio in tutti gli indirizzi e opzioni degli Istituti Tecnici e Professionali, Grafica, Turismo; 5) ripristinare il monte ore di studio di Disegno e Storia del Costume in tutti gli indirizzi e opzioni “Moda” degli Istituti tecnici e Professionali; 6) Condivisione dell’ insegnamento di Storia dell’ arte da parte delle classi di concorso A025 e A061 nei Licei Scienze Umane, Linguistici, e Musicali e Coreutici, come previsto nelle attuali tabelle di confluenza “classi di concorso atipiche” emesse dal MIUR, posto che i requisiti di accesso ad entrambe le classi di concorso e le prove sostenute in sede di abilitazione sono medesimi o equipollenti per quanto attiene “Storia dell’ arte”. .... Chiediamo che venga posto fine alla più grave lacuna nell’ ambito educativo didattico, con l’ aggravio della svalutazione professionale iniqua e inaccettabile di docenti Laureati in Storia dell’ arte, nelle Accademie di Belle Arti, nelle Facoltà di Architettura, nel Dams … .... Chiediamo al Ministro Maria Chiara Carrozza che si impegni affinché le giovani generazioni non siano ulteriormente private della capacità di “ideazione” e di immaginazione, oggi sempre più povere e a “rischio” di ritrovarsi senza futuro; chiediamo al ministro, quale tangibile segnale delle sue affermazioni volte a riconoscere la necessità di un “reinvestimento nella scuola” , la piena aderenza alla risoluzione della più grave lacuna formativa nella storia della scuola italiana. Rimaniamo in attesa di un gentile riscontro, in vista di intraprendere un incontro per l’ approfondimento delle tematiche sopra descritte, affinché venga avviato un progetto significativo volto il ripristino dell’ insegnamento del Disegno e della Storia dell’ arte, laddove irrazionalmente cancellato. Con i più Distinti Saluti da parte di tutti i Soci di Artem Docere. Marinella Galletti Presidente Artem Docere