Roma, 26 maggio 2014  

 

AL MINISTRO DELL’ ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Stefania Giannini 

 

AL CAPO DIPARTIMENTO PER L’ UNIVERSITA’,  L’ ALTA FORMAZIONE ARTISTICA

Marco Mancini

Oggetto: AFAM - Accademia di Belle Arti - Bozza D.M. L. 128 -

 

Mancanza dei criteri di merito per i docenti delle Accademie di Belle Arti

 

Onorevole Ministro,

a fronte di criteri specifici formulati per l'attribuzione di incarichi a tempo determinato per i docenti dei conservatori - cui soli può essere applicata la definizione di "supplenti", vista l'utenza minorile - rileviamo con preoccupazione la completa assenza di indicazioni circa i titoli di servizio, di studio e culturali per i docenti delle Accademie di Belle Arti nazionali, che formano studenti maggiorenni, e che dovrebbero associare, insieme a una pur rispettabile carriera di precari, quei requisiti di professionalità, competenza, titoli scientifici e artistici che possono salvaguardare la qualità della formazione.  A fronte di un punteggio dettagliatissimo per la vincita di concorsi internazionali di musica, ad esempio, per quanto riguarda i docenti dei conservatori, la bozza lascia completamente privi di contenuti i commi 10 e 11 della tabella B riguardanti i requisiti indispensabili per identificare l'alto profilo professionale di un docente artista di pittura, scultura, scenografia, e più in generale di arti visive, che - parallelamente a quello dei docenti di storia e critica d'arte, di anatomia artistica, di estetica e di tutte quelle materie teoriche indispensabili alla formazione, sono ugualmente chiamati a presentare i curricula professionali.

Si impone, dunque, il dovere di salvaguardare almeno la qualità artistica, scientifica e professionale come criterio fondamentale nella redazione della graduatoria, necessità a cui l’attuale bozza non sembra rispondere affatto, non contemplando alcun reale riconoscimento dello svolgimento dell’attività di ricerca e artistica svolta dai candidati. Auspichiamo pertanto che vengano riconosciuti punteggi per la partecipazione a mostre ed esposizioni di livello nazionale e internazionale, quali la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma, Documenta Kassel ecc.;  per la presenza di opere acquisite dalle più importanti istituzioni museali internazionali; per l’allestimento scenografico di spettacoli teatrali o la regia di importanti film; altrettanto va detto per i premi di calibro nazionale e internazionale che vengono assegnati in campi più ampiamente artistici e culturali. Analogamente, per le materie teoriche, è indispensabile l'assegnazione di punteggio alle pubblicazioni (dotate di ISBN o ISSN) che sono un indicatore indiscusso della produzione scientifica, con particolare riferimento ai numerosi settori disciplinari fondamentali nelle Accademie (dalla Storia dell’Arte all’Estetica; dalla Pedagogia all’Antropologia culturale, all’Anatomia Artistica, solo per citarne alcuni a mero titolo esemplificativo). Dispiace davvero notare che le linee guida di questa bozza non sembrano tenere nella dovuta considerazione il carattere di Alta Formazione svolta  dalle Accademie di Belle Arti, anch'esse parte dell'AFAM.

Auspichiamo che venga aperto non solo un tavolo sindacale, ma anche in rapporto con l' ASSOCIAZIONE ARTEM DOCERE che, nel febbraio scorso, ha già incontrato il Prof. Marco Mancini in quanto delegato da codesto Ministero alle problematiche AFAM, affinché vengano rapidamente stabilite norme per il reclutamento del personale docente nelle Accademie di Belle Arti, in perfetta analogia con quelle in vigore nell’ambito universitario, ponendo fine a provvedimenti che di volta in volta ripropongono anacronistiche e fallimentari soluzioni già sperimentate nel vecchio sistema della formazione secondaria ove, peraltro, sono state ormai superate.

La qualificazione dei docenti delle Accademie di Belle Arti deve seguire un criterio di merito indispensabile al livello dell'Alta Formazione Artistica, non solo Musicale, che richiediamo essere documentabile scientificamente attraverso pubblicazioni di volumi con numero ISBN, di articoli su riviste nazionali e internazionali con numero ISSN, cataloghi di mostre nazionali e internazionali, e in generale attraverso una documentazione di taglio scientifico comprovante la carriera del docente non solo e non tanto come precario, ma come docente dotato di quegli indispensabili requisiti artistici, scientifici e culturali che lo rendano atto alla formazione. Un problema, quello del merito, cui la Sua provenienza dal fronte universitario dovrebbe essere particolarmente sensibile.

Marinella Galletti  Presidente Artem Docere
Marco Bussagli  Relazioni Afam

Costanza Barbieri  Gruppo di Studio per l’ Afam

Dalma Frascarelli Gruppo di Studio per l’ Afam