03/08/2013

 

IL DIRITTO ALL’ EDUCAZIONE ALL’ ARTE

 

di Marinella Galletti

anche su La tecnica della Scuola

 

Non ha futuro un paese che non mette al centro di se stesso il diritto dei cittadini all’ educazione all’ arte.

Fin dall’ avvio della  propaganda di governo, nel 2008, volta ad imbonire sui “contenuti”  che la riforma della scuola secondaria di II grado prospettava, fu subito evidente all’ esame dei primi documenti pubblicati come questi fossero in realtà vuoti di contenuti: si basavano unicamente sui quadri orario dei “nuovi” e risultati snaturati ambiti formativi, espressamente tagliati del monte ore curricolare delle discipline, alcune più penalizzate di altre.  Da qui, fu subito chiaro che la riforma voleva principalmente colpire  l' Educazione all' Arte e l’ Istruzione Artistica. Ma non mancavano ottimi spunti per comprendere fin da subito come si volesse togliere libertà e intelligenza alle nuove generazioni anche attraverso la riduzione o cancellazione dello studio del Diritto e della Geografia.

(Vedi l’ interessante articolo di Carlo Petrini pubblicato il 01/08/13 su La Repubblica).

 

In risposta alla falsa propaganda imbonitrice, chi  era presente in questo Paese  pronto a "spendersi" per tutelare l' istruzione artistica? Nessuno. “Che cosa era successo?”; "Che cosa è successo" ai cittadini italiani?
Quali e quanti meccanismi socio-politico-culturali hanno cancellato le voci della Cultura, subissato le intelligenze, reso anonimi i protagonisti dell' istruzione, Docenti e Studenti ...?

La Riforma Gelmini ha cancellato gli Istituti d’ Arte;ridotto al di sotto del limite minimo per la riuscita didattica e/o cancellato lo studio del Disegno e di Storia dell’ Arte senza incontrare ostacoli!

Come se una sorta di potente anestesia avesse fermato il pensiero e “lasciato fare”, perché “troppo faticoso” aggiungere alla vita quotidiana, al lavoro, agli schemi mentali già costruiti, compresa la perdita del lavoro stesso, l’ assumersi responsabilità che riteniamo debbano essere di chi ci governa.

 

Ma ora occorre ridestare coscienze e responsabilità collettive. Restituire Cultura al nostro Paese significa divenire ognuno di noi “paladino” difensore dei “diritti”, difensore del “Diritto all’ Educazione all’ Arte”.

 

L’ insigne Archeologo e Storico dell’ Arte Salvatore Settis ci indica nel suo libro “Azione Popolare” come “ adottare misure sempre più incisive ed articolate con una normativa ispirata ai valori di pace, giustizia, di armonia e di ordine morale e sociale e all'amore verso i "più lontani" che rappresentano i più alti riferimenti ideali ai quali essere fedeli. Ecco perché giurare fedeltà alla Costituzione è un alto e nobile valore indispensabile per trasformare i cittadini in Stato e per assumersi, in prima persona, degnamente le responsabilità, in nome del Bene Comune. “ (Dalla recensione di Antonio Capitano)

 

Per sanare l’ impoverimento dell’ offerta formativa nelle scuole, a nulla vale l’ Autonomia Scolastica: l’ intelligenza non può essere rappezzata, così come la Riforma Gelmini non può essere corretta, ma solo abrogata. Dobbiamo incamminarci verso  l’ abrogazione di una legge i cui effetti sono devastanti sul futuro del nostro paese: non avremo più cittadini capaci di comprendere, leggere e tutelare il Patrimonio, con conseguente perdita di consapevolezza dell’ appartenenza storica e territoriale e di sviluppo economico.

 

Non si può ritardare oltre l’  impegno di assunzione di responsabilità, altrimenti rimarranno solo le ceneri di un Paese dal passato glorioso, e ci ritroveremo ognuno  su di un isola diversa.

 

Vedi anche

Sintesi effetti Riforma Gelmini sull’ Istruzione Artistica

 

"Lettera aperta" al Ministro dell’ Istruzione Maria Chiara Carrozza

 Carta dei Valori      di Artem Docere

 

ESSERE SOCI di Artem Docere per sancire la validità  dell' impegno e dell’ investimento  necessario alla tutela dell’ istruzione artistica.

Il Diritto all ’ Educazione all’ Arte è alla base della Tutela del Patrimonio.

 

Strumenti di Artem Docere

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ARSRETE   Rete per la diffusione e condivisione della didattica dell’ arte. “Il Museo Virtuale della didattica”

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Occorre investire in responsabilità e divenire una realtà.