Cento, 23 Settembre 2013

 

Pubblicato su

La Tecnica della Scuola

Orizzonte Scuola

 

 

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL’ ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Maria Chiara Carrozza

e alle ORGANIZZAZIONI SINDACALI

 

Oggetto: Risorse Umane - effetti riforma scuola secondaria di II grado sulle discipline artistiche - emergenza docenti precari.

 

Abbiamo più volte esaminato “gli effetti” e denunciato i provvedimenti della riforma della scuola secondaria di II grado che hanno di fatto declassato la qualità dell’ insegnamento offerto ai cittadini italiani, vanificando il “Diritto dei Cittadini all’ Educazione all’ Arte”; provvedimenti che hanno analogamente inferto gravi conseguenze alla prosecuzione della vita lavorativa e professionale dei docenti precari che da dieci, quindici, vent’ anni e oltre, hanno lavorato al servizio del MIUR.

 

Una forte restrizione di opportunità di insegnamento, imposta dalla riforma, grava su tutte le discipline dell’ ambito artistico e le sue classi di concorso. Difficile quantificarne il volume, in termini numerici, ma orientativamente si può affermare che circa il 70% delle cattedre del precedente ordinamento siano state cancellate. Includiamo la cancellazione degli Istituti d’ arte e delle sue specificità disciplinari; includiamo la cancellazione di Storia dell’ arte e Disegno dai bienni Scienze Umane, Linguistici e Classici; la cancellazione di Storia dell’ arte e Disegno dagli Istituti professionali e tecnici; si prevedono altri tagli con la “cancellazione di Disegno e Storia dell’ arte dai Licei Sportivi! La conseguenza, sul piano delle risorse umane, fin dal primo anno dall’ applicazione della riforma, è stato  l’ esubero dei docenti di ruolo delle discipline artistiche, e il licenziamento dei docenti precari: un processo in crescendo, di anno in anno, non ancora esaurito.

 

La criticità della posizione dei docenti in esubero, costretti a trasferimenti di sede, al pendolarismo, all’ utilizzo in spezzoni orari su più scuole e/o all’ insegnamento su discipline affini anche in assenza di specifica abilitazione, è pur sempre “lenita” dalla garanzia, laddove possibile, del  reimpiego in altre classi di concorso, per possesso dell’ abilitazione specifica, ma  anche del solo titolo di studio di accesso all’ abilitazione, come prevedono le disposizioni stesse del MIUR al fine di tutelare i docenti di ruolo.

A fianco dell’ incomprensibile lacuna educativa imposta dalla riforma; dell’  irrazionale condizione di lavoro dei docenti di ruolo,  osserviamo la grave lesione dei diritti di chi ha lavorato e investito anni e anni nel proprio lavoro di docente, in termini di impegno, sacrifici e professionalità, oggi senza più opportunità lavorativa: i docenti precari.

 

Chiediamo al MIUR che si impegni ad individuare, in questa emergenza, soluzioni utili al reinvestimento della professionalità, così per i docenti costretti all’ esubero, al pari i docenti precari.

 “Precari” sono i docenti che hanno lavorato accettando la condizione contrattuale più “debole” in termini di diritti, ma investendo la stessa professionalità dei docenti di ruolo.

 

In modo particolare, esaminiamo le classi di concorso A025 Disegno e Storia dell’ arte e A061 Storia dell’ arte: i docenti precari sono oggi esclusi dalla possibilità di accedere a un incarico in tutte le graduatorie provinciali della nazione!

Carmine Cerbera, docente precario di Disegno e Storia dell’ arte, nel novembre del 2012 si è tolto la vita perché escluso dall’ insegnamento. Non dobbiamo dimenticarlo! Una tragedia, il suicidio, che interessa la sfera più inquieta, fragile e dolente della nostra umanità. Questo caso è significativo dell’ infinito dolore causato da un terrore improvviso, la mancanza del lavoro, inaccettabile perché sempre violenta, aggravato dalla perdita di amore e di orgoglio per la “disciplina” irrazionalmente decaduta e ridotta ai margini della scuola per volere di scelte “semplicisticamente” indirizzate al “risparmio”.

 

Non vi è alcun risparmio tagliando sull’ educazione all’ arte. Ci si incammina verso un degrado morale, culturale ed economico.  Chiediamo il ripristino degli insegnamenti illogicamente cancellati!

E chiediamo  al MIUR , in questa emergenza, che  intraprenda tutte le strade opportune ed eque per il "reinvestimento" dei docenti precari abilitati all’ insegnamento, tramite soluzioni compensative immediate, tali che il punteggio cumulato nella scuola secondaria di II grado possa essere reinvestito nella scuola di I grado, come soluzione  parzialmente compensativa ai danni materiali e morali che la cancellazione di oltre il 60%- 70% delle cattedre!!!! nella scuola secondaria di II grado ha inflitto ai docenti precari, senza colpa, che operano nell’ ambito dell’ educazione e della formazione all’ arte:

 

1) A025 Disegno e Storia dell’ arte – la classe di concorso appartiene all’ A.D 01 (ambito disciplinare) con la c.d.c A028 Arte e Immagine nella scuola secondaria di I grado: chiediamo che il punteggio dei servizi resi nella scuola secondaria di II grado valga anche per quella di I grado;

2) A061 Storia dell’ arte a) Docenti abilitati, in possesso anche dell’ abilitazione A025: chiediamo che il punteggio dei servizi resi sulla c.d.c A061 valga come al punto 1); b) In base ai requisiti di accesso all’ abilitazione A061, posseduti dal docente, si consideri l’ opportuna classe di concorso nella scuola secondaria di I grado, per affinità: chiediamo che il punteggio dei servizi resi nella scuola secondaria di II grado valga anche per quella di I grado, con o senza abilitazione.

CHIEDIAMO ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI IL PIENO SOSTEGNO PER LA RIUSCITA  DI UN PROVVEDIMENTO NECESSARIO E DOVUTO.

 

Chiediamo che sia posto rimedio alla grave e inaccettabile lacuna imposta alle attuali e future generazioni di studenti e di cittadini italiani, affinché si dia inizio a un nuovo percorso costruttivo volto a:

1)  ripristinare l’ insegnamento del Disegno unito a Storia dell’ arte nei Licei Scienze Umane, e nei Licei Linguistici, secondo il “pregresso normativo” alla riforma. Per lo sviluppo della progettualità-creatività quale grande risorsa e abilità della persona; per le opportunità cognitive e culturali offerte  dall’insegnamento del Disegno che, unito allo studio della Storia dell’arte, è  approfondimento attorno alla dimensione progettuale dell’ opera e contributo essenziale per il delinearsi del  "pensiero grafico”, capacità di  "vedere",  di interrogarsi sulle forme del reale e dell’ arte in un confronto ricco di relazioni; e per la formazione dei futuri docenti;

2) ripristinare il monte ore di studio di Disegno e Storia dell’ arte nel Liceo Sportivo per tutta la durata del quinquennio;

3) ripristinare il monte ore di studio di Storia dell’ arte nei bienni dei Licei Classici e Linguistici, secondo quanto preesistente alla riforma e per tutta la durata del quinquennio;

4) ripristinare lo studio di Storia dell’ arte per la durata di tutto il quinquennio in tutti gli indirizzi e opzioni degli Istituti Tecnici e Professionali, Grafica, Turismo;

5) ripristinare il monte ore di studio di Disegno e Storia del Costume in tutti gli indirizzi e opzioni “Moda” degli Istituti tecnici e Professionali;

 

Chiediamo che venga posto fine alla più grave lacuna nell’ ambito educativo didattico, con l’ aggravio della svalutazione professionale iniqua e inaccettabile di docenti Laureati in Storia dell’ arte, nelle Accademie di Belle Arti, nelle Facoltà di Architettura, nel Dams …

 

Chiediamo di non permettere che in questo Paese, così valorosamente ricco di patrimonio artistico, si neghi l’ importanza di incentivare ed ampliare i fondamenti pedagogici dell’ insegnamento della Storia dell’ arte e del “diritto dei cittadini all’ educazione all’ arte” in quanto espressione al vertice dell’ intera cultura e storia del nostro Paese.

 

Marinella Galletti

Presidente Artem Docere