Novembre 2013

 

 

 AL PRESIDENTE

 

AL DIRETTORE

 

DELLE ACCADEMIE DI BELLE ARTI 

 

 AI COMPONENTI DEL CONSIGLIO ACCADEMICO

 AI DOCENTI DELL’ ACCADEMIA DI BELLE ARTI

AGLI STUDENTI ISCRITTI

 

 

 Oggetto:Artem Docere, iniziative: Relazione sui “Nuovi Licei”; raccordo Licei e Accademie;

/mancanza di/ Opportunità future  di insegnamento nella Scuola secondaria di II grado per gli studenti laureati nelle Accademie di Belle Arti.

 

ARTEM DOCERE Associazione Nazionale Docenti Disegno e Storia dell’arte,  lavora per raggiungere l’ importante obiettivo di essere convergenza e riferimento di esperienze e competenze che sono uniche nel settore dell’ Istruzione Artistica, per la tutela dell’ Istruzione Artistica nel raccordo con l’ AFAM; per l ‘ampliamento dei fondamenti pedagogici dell’ insegnamento del Disegno e della Storia dell’ arte e delle discipline artistiche nella scuola di ogni ordine e grado; per la diffusione e condivisione, tra istituzioni culturali, scuola, musei e territorio, della ricerca, sperimentazione e  progettualità della didattica dell’ arte;

 

Ai fini della condivisione di elementi urgenti che interessano l’ insegnamento delle discipline  artistiche nella scuola secondaria di secondo grado “riformata”, e del Disegno e Storia dell’ arte;

Al fine di valutare strategie e interventi utili a riqualificare il “diritto all’ educazione all’ arte”, dei cittadini italiani, gravemente mutilato dalla recente riforma della scuola secondaria di II grado, i cui provvedimenti irrazionali hanno previsto la cancellazione  di“Disegno e della Storia dell’ arte”, colpendo le generazioni attuali e future nel “diritto” alla conoscenza di discipline fondamentali per la comprensione della realtà e dell’ arte, e la consapevolezza dell’ appartenenza storico artistica; colpendo le opportunità lavorative future degli studenti iscritti ai corsi delle Accademie di Belle Arti, docenti di domani;

 

Indirizziamo questa breve relazione alla Vostra attenzione:

 

I “Nuovi Licei”

·          L’ Istituto d’ Arte, come sappiamo, è stato  “licealizzato”, spazzate via le peculiarità e le eccellenze curricolari che il mondo educativo e del lavoro in campo artistico e del “Made in Italy” ci invidiavano.

 

·          Invece di interpellare gli esperti dell’istruzione artistica per innovare curricula e contenuti, la Riforma “Gelmini”  ha cancellato gli Istituti d’ Arte per riassorbirli nei Professionali, e/o nei sei indirizzi dei Licei Artistici. Scelta improbabile, e ingiustamente semplificativa, quella di “accorpare le arti”;  è svalutazione stessa dell’ arte; è negazione di quelle abilità individuali, fini e ingegnose che ottengono il manufatto artistico. Tesori artistici che il nostro paese ha diffuso in tutto il mondo,  ineguagliabili. Dalla fotografia artistica all’ incisione e illustrazione, alla stampa e alla cinematografia; dall’ arte del tessuto all’ oreficerie e metalli preziosi, alla lavorazione del corallo; dall’ arte del mosaico alla ceramica e alla lavorazione del legno; al restauro; all’ arte del tessuto, alla moda e al costume…; GliIstituti d’ Arte preparavano figure atte all’ elaborazione di manufatti artistici in “Arti Applicate”.Tesori destinati a scomparire, con grave danno per l’ economia italiana!

 

·          Conseguente è la cancellazione di tutti gli insegnamenti specifici dei laboratori artistici, la cui docenza in esubero è oggi utilizzata come “figure atipiche” in altri insegnamenti, a sancire la fine del “Made in Italy” e la definitiva cancellazione di opportunità future di insegnamento per gli studenti laureati nei corsi delle Accademie di Belle Arti e in possesso dei titoli artistici specifici.

 

·          Fortemente ridotti gli spazi docenza anche in tutte le discipline obbligatorie (Discipline Geometriche,  Pittoriche  e Plastiche …) nei Licei Artistici riformati. Il caso delle “Discipline Geometriche”: pur essendo confermata fra gli insegnamenti obbligatori per tutti gli indirizzi nel 1° biennio, è ridotta di un'ora  e scompare completamente nel 2° biennio e nel 5° anno (ad eccezione per l’ indirizzo di “Scenografia”). Disciplina fondamentale per un approccio scientifico ai problemi della rappresentazione e per sviluppare negli allievi maggiori strumenti nella comprensione della “Storia dell'Arte, viene a mancare un anello di collegamento fra le materie liceali obbligatorie e le materie liceali di indirizzo;

 

 

·          Nei bienni dei Licei Scienze Umane e Licei Linguistici, l’ insegnamento di Disegno e Storia dell’ arte è stato cancellato;

 

·           il Disegno è stato cancellato nei relativi trienni, permanendo l’ insegnamento di “Storia dell’ arte”;

 

·           nei Licei Scientifici indirizzo Sportivo, oggi denominati Licei Sportivi, Disegno e Storia dell’ arte è stata cancellata;

 

·           nei Licei Classici,Storia dell’ arte è stata ridotta al solo triennio.

 

 Vocazione”,  l’ insegnamento di Storia dell’ arte, che ha subìto in tutti gli Istituti di II grado una fortissima e sconsiderata contrazione che interessa:

 

·           Istituti Tecnici e Istituti Professionali - gravemente mutilati delle loro specificità, negli indirizzi “moda”, “grafica”, “turismo”, con lasola sopravvivenza di due ore settimanali di “Storia dell’ arte“ nel triennio dell’ indirizzo Turismo Istituti Tecnici ,e dell’ indirizzo “grafico”, denominato “indistintamente” Servizi Commerciali  negli Istituti Professionali (a fronte delle tre ore settimanali per l’ intera durata del corso, in quegli indirizzi, nel precedente ordinamento).Inoltre, cancellate discipline caratterizzanti quali “Comunicazione Visiva e Disegno Professionale dagli indirizzi residui “Sistema Moda” e “Servizi Commerciali”;

 

·          Cancellato “Disegno e Storia del Costume” dall’ attuale indirizzo Sistema Moda degli Istituti Tecnici;

 

·          Infine, le attuali bozze “Nuove classi di concorso” prevedono di assegnare in esclusiva l’ insegnamento residuo di Storia dell’ arte ai docenti abilitati “A061 Storia dell’ arte”, e di escluderei Diplomati delle Accademie di Belle Arti, classe di concorso A025 Disegno e Storia dell’ arte, nei Licei Scienze Umane e Linguistici, dove hanno sempre operato, non essendo più richieste le competenze dell’ insegnamento del Disegno unito a Storia dell’ Arte.  Questa ingiustificata e ingiusta  ipotesi non tiene conto, colpevolmente, dei titoli richiesti  per l’ accesso alle abilitazioni  A025 Disegno e Storia dell’ arte aconfronto con  A061 Storia dell’ arte”, equipollenti o medesimi  per Storia dell’ arte”,  né delleprove sostenute in storia dell’ arte  richieste in sede di abilitazione, affini per entrambe  le c.d.c.;

 

L’ insegnamento del Disegno unito a Storia dell’ arte è competenza esclusiva dei docenti abilitati A025, provenienti dalle Accademie di Belle Arti, facoltà di Architettura e Dams, come è

necessario ribadire che le competenze per insegnare “Storia dell’ arte” in quegli ambiti educativi dove il Disegno è stato forzosamente sottratto allo studio “residuo” di Storia dell’ arte, appartengono sia ai docenti abilitati nella c.d.c. A025, che alla A061, per la condivisione degli insegnamenti superstiti;

·           

Solo il Liceo Scientifico, e l’ opzione Scienze Applicate ha “mantenuto” lo studio del Disegno unito a Storia dell’ arte nel quinquennio (a fronte di un percorso di studio che necessiterebbe di 3 settimanali, anziché 2).

 

 Vedi TITOLI DI ACCESSO A CONFRONTO  (http://artemdocere.jimdo.com/titoli-di-accesso-a025-a061/)

 

Vedi  SINTESI EFFETTI RIFORMA  (http://artemdocere.jimdo.com/sintesi-effetti-riforma/)

 

L’ inarrestabile processo di sottrazione di cultura all’ istruzione e di cancellazione di cattedre a docenti preparati e qualificati, avviato con la riforma Gelmini, determina gli attualigravi impedimenti alla prosecuzione della vita lavorativa e professionale dei docenti di ruolo, in esubero, e la definitiva esclusione dei docenti precari, licenziati. Difficile quantificarne il volume, in termini numerici, ma orientativamente si può affermare che circa il 70% delle cattedre del precedente ordinamento siano state cancellate.

Vanificate le opportunità per i docenti futuri nel nostro Paese. Vanificate le opportunità per i Laureati in Belle Arti.

BEN PRESTO, ANCHE LE ACCADEMIE DI BELLE ARTI DIVENTERANNO DEGLI ISTITUTI SUPERFLUI, DA CHIUDERE.

 

Instancabilmente, Artem Docere  documenta attraverso “studi tecnici” e “verifiche”, inoltrando agli organi amministrativi del sistema istruzione, gli effetti di tali provvedimenti e chiede che venga posto fine alla più grave lacuna nell’ ambito educativo didattico, con l’ aggravio della svalutazione professionale iniqua e inaccettabile di docenti Laureati in Storia dell’ arte, nelle Accademie di Belle Arti, nelle Facoltà di Architettura, nel Dams.

 

Approfondimenti

 

La riforma ha svuotato il ruolo formativo ed educativo delle pratiche grafico-descrittive in tutti i settori dell’ istruzione, imponendo alla Scuola Italiana la rinuncia alla propria matrice storica e culturale, che ha sede nella civiltà del Rinascimento e culmine intellettuale nell’ esercizio del Disegno.

Storia dell’ arteè disciplina trasversale ai saperi e culmine intellettuale dei saperi stessi, espressione al vertice dell’ intera cultura e storia del nostro Paese. Richiede di essere studiata per la durata di tutto il quinquennio in tutti gli indirizzi di scuola; richiede di essere affiancata a momenti di attività grafiche per l' approfondimento dell' analisi dell' opera, e creative, per lo sviluppo di abilità cognitive individuali insostituibili che  accrescono il “potenziale” di apprendimento di ognuno, per la preparazione dei futuri docenti della Scuola Primaria, ma essenzialmente, di relazione e comunicazione interpersonali, insostituibili per tutti; per le molte funzioni che il disegno svolge nel mondo contemporaneo delle immagini e, più in generale, della comunicazione; a garanzia di percorsi formativi significativi per la preparazione alla fruizione del “bene comune” da parte di tutti i cittadini, per le opportunità formative  che accrescono la “consapevolezza di sé e dell’appartenenza storico artistica territoriale”; per la tutela del Patrimonio;per la costruzione di un mondo realizzato tra chi produce arte e chi la  fruisce; per la condivisione dei saperi alla base di questa relazione, sola condizione che può favorire l’ accrescimento sociale e lo sviluppo di un paese.

 

Per l’ ampliamento  dei fondamenti pedagogici dell’ insegnamento del Disegno e della Storia dell’ arte, a garanzia  del “diritto dei cittadini all’ educazione all’ arte” per la tutela di tutte le intelligenze, tutte le figure che concorrono alla crescita culturale ed economica in questo Paese, artisti, autori, studiosi, docenti, studenti e fruitori.

 

Distinti Saluti.